Anche se non fa presumere un collegamento immediato, sono molti i fattori che legano l’area della mascella a quella delle orecchie. Una vicinanza “geografica”, che spesso non consideriamo, ma che non possiamo non notare quando una delle due è causa di un fastidio provato nella seconda. Il caso tipico è quello del collegamento tra bruxismo e il dolore mandibolare o ATM, che spesso confluisce nell’acufene o tinnito.
Bruxismo e acufene, il collegamento dato dall’ATM
L’articolazione temporomandibolare (ATM) svolge un ruolo cruciale nella nostra salute e nella funzionalità della mascella. Questa articolazione, la cui funzione è quella di collegare la mandibola all’osso temporale del cranio, è colei che consente i movimenti di apertura e chiusura della bocca, la masticazione e la parola. Quando questa complessa articolazione è affetta da disfunzioni o disallineamenti, si possono attivare una serie di sintomi e condizioni, che possono portare al bruxismo e conseguentemente all’acufene.
Studi recenti hanno confermato ancora una volta la connessione tra questi due fastidi. Negli stessi si ipotizza che l’attività muscolare e la tensione associata al bruxismo vanno a influenzare in maniera negativa l’ATM, causando disfunzioni che possono portare alla comparsa dell’acufene (o tinnito).
Digrignare i denti a causa del bruxismo può infatti causare un alterazione dentale, che potrebbe influire sul flusso sanguigno e provocare anche disturbi uditivi come gli acufeni.
Ma cosa si intende esattamente per bruxismo e acufene? Scopriamolo prima di andare più in profondità in merito a questo collegamento.
Il bruxismo, la malattia moderna che colpisce di notte
Il bruxismo è una condizione caratterizzata dalla tendenza a digrignare o serrare i denti in modo involontario. Un fenomeno che si può verificare sia di giorno che di notte, anche se è durante il riposo che lo stesso è più comune. Si tratta infatti di un azione involontaria, in cui le due mascelle, in condizioni standard distanti tra loro in fase di riposo, vanno a sfregare e sbattere tra loro.
Il bruxismo viene definito come una malattia moderna in quanto è collegato principalmente allo stress e agli stati d’ansia. Si tratta di una patologia da non trascurare, in quanto può portare a fastidi e conseguenze che possono durare nel tempo. Tra le varie troviamo ad esempio il mal di testa, dolori dei muscoli facciali, l’usura dei denti e il cambiamento della forma del viso, disturbi del sonno e appunto l’acufene.
Acufene, il fischio o ronzio nelle orecchie che può portare alla depressione
L’acufene o tinnito, caratterizzato da un ronzio o fischio nelle orecchie è un disturbo uditivo caratterizzato da rumori o suoni che sono udibili solo dalla persona affetta. Si tratta di suoni che possono essere costanti o intermittenti e che possono variare in intensità.
Le cause dell’acufene sono diverse e possono includere l ‘esposizione a rumori forti, le infezioni dell’orecchio, disturbi dell’orecchio interno e problemi di circolazione sanguigna.
Questi ultimi due possono essere a loro volta causati da una condizione di bruxismo.
Acufene, non solo un piccolo fastidio
Questo ronzio o fischio sempre presente può causare un grande fastidio alla persona che ne è affetta, tanto che questa patologia viene spesso considerata come invalidante.
Si tratta infatti di suoni molesti e fastidiosi che risuonano nella testa di chi ne è affetto ma non si avvertono all’esterno. L’effetto è quindi molto irritante e può andare a influire sulla qualità di vita della persona, la sua routine, produttività e riposo. Il tinnito non si “spegne” infatti quando ci si addormenta, ma continua nella sua invadente e fastidiosa attività.
Si tratta quindi di una patologia a cui prestare molta attenzione, visto che proprio a causa della sua persistenza, si può rivelare una vera e propria maledizione che può portare anche a stati depressivi.
Come già indicato, sono quindi molteplici le possibili cause dell’acufene, tra cui ovviamente il collegamento con il bruxismo e le malocclusioni.
L’origine dell’acufene
All’origine di tutto c’è una malocclusione dentale, ovvero una scorretta chiusura delle arcate dentarie della bocca. Le due mascelle, a causa di una particolare conformazione delle ossa o del bruxismo, non rimangono quindi correttamente distanziate tra loro durante il riposo, ma vanno a sfregare, sbattere e premere tra loro.
I muscoli della mascella, sollecitati, vanno a premere sul tensore del timpano e sulle altre strutture uditive. Ciò porta alla comparsa dell’acufene.
Come si risolve il problema dell’acufene causato dai problemi alla bocca?
In base alla causa del problema sarà necessario optare per una diversa, possibile soluzione:
- Se il problema è causato da denti mancanti, sarà necessario un impianto, una protesi o una ricostruzione
- Se il problema è dato da denti storti, la soluzione migliore sarà l’uso di un apparecchio correttivo
- Quando il problema è dato invece dal bruxismo, sarà invece necessario intervenire sullo stesso
Controllare il bruxismo per eliminare l’acufene
Sono diversi i sistemi per controllare e gestire il bruxismo. L’approccio migliore è quello che vede due possibili strade, anche combinabili tra loro. Quella “psicologica” con l’individuazione delle cause del bruxismo (solitamente stress e stati d’ansia) e la creazione di strategie e soluzioni per tenere sotto controllo o eliminare le stesse e quella di tipo “preventivo”, adatta nell’immediato.
Se la prima può dare risultati a lungo termine, la seconda è invece funzionale da subito, evitando l’aggravamento di condizioni esistenti e la possibile comparsa di problematiche ancor più gravi.
Il bite dentale come soluzione al bruxismo
La miglior soluzione al bruxismo, con effetto immediato, è l’utilizzo di un bite dentale notturno.
Questa soluzione, creata a partire da un’impronta personalizzata, permette di eliminare il bruxismo e le patologie collegate come ad esempio l’acufene o il tinnito e di salvaguardare i denti.
Per essere funzionale, il bite dentale deve essere di tipo professionale, meglio quindi lasciar stare soluzioni approssimative e poco precise come quella del bite “bolli e mordi” della farmacia. Necessario quindi rivolgersi ad una soluzione professionale, che crei un vero bite su misura. Le opzioni possibili sono quindi due, la visita da un dentista o la nostra soluzione.
In entrambi i casi si otterrà un bite dentale professionale, realizzato con i migliori materiali, da professionisti del settore. La differenza? Soprattutto il prezzo, che grazie all’ottimizzazione del nostro ciclo di lavoro e la rimozione di intermediari e spese inutili, ci permette di proporre il bite dentale a soli 85 € (65 € in caso di abbonamento), rispetto ai quasi 400€ del dentista.
Un’ottimizzazione studiata a partire dalla sua procedura. Scegliendo la nostra soluzione si riceverà infatti un kit che permetterà di rilevare la propria impronta dentale. Pochi minuti per un’azione semplice e sarà immediatamente possibile inviare le impronte rilevate, tramite spedizione a nostro carico al laboratorio.
I nostri specialisti provvederanno poi a realizzare un bite dentale personalizzato a uso notturno che ti verrà spedito comodamente a casa, grazie a questo strumento, l’acufene sarà solo un brutto ricordo.
Per concludere
Bruxismo e acufene possono essere collegati attraverso l’ATM e le tensioni muscolari associate allo stesso. Limitare ed eliminare il primo può quindi rappresentare un’ottima soluzione anche per il secondo.
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